Quattro passi nelle storia
Ha chiuso gli occhi alla
fine degli anni ’50 e li ha riaperti un istante dopo, nel 2001. E’ un
viaggiatore nel tempo che, solo per qualche minuto, ci accompagna lungo il
cammino della nostra storia. Non ha nome, ma ha molta curiosità. Si guarda attorno e non riconosce più il suo quartiere: le strade sterrate, i prati e i campi, i negozietti sparsi qua e là non ci sono più; hanno lasciato spazio ad asfalto e supermercati. E’ rimasta la cascina:
allora viva e produttiva,
oggi monumento all’incuria.
Si ferma all’angolo tra via Gorizia e via Ada
Negri (ma non era via Caprera?) e vede una costruzione in cemento, semplice:
è una chiesa, è la nostra Parrocchia.
- L’unica parrocchia del
quartiere non era Santa Rita?
Sì, ma agli inizi degli anni ’60 non riusciva
più a seguire un territorio vastissimo in cui arrivavano migliaia di persone
dal sud, dal nord-est e anche dalla Liguria: era necessario creare nuove
Parrocchie.
Nel 1962 veniva definita la giurisdizione
della Parrocchia di Maria Madre di Misericordia
- Perché questo nome? Don Domenico Borgialli, il fondatore della Parrocchia, raccontava così: “Decisi questo titolo perché prediletto dal parroco di Santa Rita Mons. Baloire.
Ero il suo vice e insieme ci recammo
più volte al Santuario di Maria Madre di Misericordia a Savona: pregavo e
chiedevo a Maria di proteggere me e i futuri parrocchiani”.
- Quando è stata
costruita? I lavori di costruzione della prima chiesa, prefabbricata, sono durati circa sei mesi, da gennaio a luglio 1962. Il 16 luglio 1962, una processione solenne accompagnava il nuovo parroco e il quadro della Madonna
dalla chiesa di Santa Rita alla nascente Parrocchia di Maria Madre di Misericordia. Siamo rimasti in questa situazione precaria fino al 1974. Nel ’71 è iniziato l’iter per la costruzione della chiesa attuale: il 5 luglio iniziavano i lavori mentre il 12 ottobre il cardinale Michele Pellegrino poneva
la prima pietra. Ed è
stato sempre il compianto Arcivescovo di Torino a consacrare la nostra
chiesa, il 18 maggio 1974.
- Parliamo dei sacerdoti
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Don Domenico Borgialli, è stato
il fondatore della Parrocchia e primo parroco.
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Il 16 settembre 1984 alle ore 16 il Cardinale Anastasio Ballestrero dava il mandato a Don Attilio Boniforte, assieme a suo fratello Don Elio. |
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I due sacerdoti venivano poi raggiunti da Don Gianfranco Civardi, insegnante di religione presso la scuola Media Casorati e Ada Negri. | |
Si creava così una piccola comunità sacerdotale. | |
Il 24 febbraio 1997 dopo una lunga e grave malattia moriva Don Gianfranco Civardi, all'età di 52 anni. | |
Don Elio, intanto, veniva nominato parroco ad Osasio, il suo paese di nascita; Don Attilio da quel momento è rimasto solo, ma aiutato dalla responsabilità dei vari gruppi parrocchiali. | |
Il 3 febbraio del 2002 don Attilio lascia la Parrocchia e si assume la cura pastorale della Comunità di Villastellone. |
Domenica 24 febbraio fa l'ingresso, come nuovo Parroco, don Quintino Andreis, proveniente dalla parrocchia di Nole. | |
Eccettuata questa breve parentesi, protrattasi per 13 anni, a Nole, l'attuale parroco ha sempre svolto il suo ministero sacerdotale a Torino. | |
Fu ordinato il 19 ottobre 1974 nella parrocchia del Patrocinio di San Giuseppe (zona Lingotto) e qui vi rimase fino al 1980, quando fu trasferito nella Comunità di Gesù Buon Pastore (zona Parco Ruffini). | |
Nel 1989 gli fu affidata la
cura pastorale di "San Vincenzo Martire", in Nole e dal 24
febbraio 2002 si è assunto la guida della nostra Comunità. Dal mese di settembre 2003, la nostra parrocchia è stata inserita nell'Unità pastorale N° 20, insieme a quella di S. Ignazione di Loyola e del SS. Nome di Maria. In seguito ad una ristrutturazione delle Unità pastorali, attualmente la nostra viene indicata come la "18". |
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